Un giorno un viaggiatore stava percorrendo una strada per andare da un villaggio a un altro. Lungo la via notò un monaco intento a dissodare un campo nei pressi della strada. Il monaco augurò il buongiorno al viaggiatore che, a sua volta, rispose con un cenno del capo. Poi il viaggiatore si rivolse al monaco e disse: "Mi scusi. Le spiace se le faccio una domanda?" "Affatto", rispose il monaco. "Sto viaggiando dal villaggio in montagna fino al villaggio nella vallata e mi chiedevo se sapesse come sono le persone del villaggio più a valle". "Mi dica", rispose il monaco. "Che esperienza ha avuto nel villaggio di montagna?" "Orribile", esclamò il viaggiatore. "Per essere sincero sono lieto di essermelo lasciato alle spalle. Gli abitanti erano davvero inospitali. Al mio arrivo non ho ricevuto che una fredda accoglienza e, per quanto mi sforzassi, non mi hanno mai fatto sentire come uno di loro. Gli abitanti di quel villaggio sono molto chiusi e non provano certo simpatia per gli stranieri. Perciò mi dica, che cosa dovrei aspettarmi dal villaggio più a valle?" "Mi dispiace darle questa notizia", disse il monaco, "ma credo che avrà un'esperienza molto simile". Il viaggiatore, abbattuto, chinò il capo e riprese il cammino. Alcuni mesi più tardi, un altro viaggiatore percorreva la stessa strada e incontrò a sua volta il monaco. "Buongiorno", esordì il viaggiatore. "Buongiorno", disse il monaco. "Come sta?", chiese il viaggiatore. "Bene, grazie", rispose il monaco. "Dov'è diretto?" "Sto andando al villaggio nella vallata", rispose il viaggiatore e aggiunse: "Sa dirmi com'è?" "Certo", fece il monaco. "Ma prima, mi dica, da dove arriva?" "Vengo dal villaggio in montagna." "E com'è stata l'esperienza?" "Straordinaria. Sarei rimasto, se solo avessi potuto, ma a causa di impegni sono stato costretto a rimettermi in cammino. In quel villaggio mi sono sentito parte della famiglia. Gli anziani mi hanno dato molti consigli, i bambini giocavano e scherzavano con me, e le persone erano generalmente cordiali e generose. Sono assai dispiaciuto di essermene andato. Serberò sempre molti cari ricordi di quel luogo. E del villaggio più a valle, che mi dice?" "Penso che lo troverà molto simile", disse il monaco. "Ancora buona giornata." "Buona giornata a lei e grazie mille", rispose il viaggiatore e, con un ampio sorriso, riprese il cammino.
Il Bl@g di Mr.GiuSca
La paura ti rende prigioniero, la speranza può renderti libero.
lunedì 14 dicembre 2015
PAUSA CAFFÈ: Siamo tutti viaggiatori!
sabato 19 maggio 2012
BRINDISI: RITORNO AL PASSATO?
Stamattina accendo la tv e apprendo con stupore e sdegno la notizia dell'esplosione a Brindisi. Stupore e sdegno si, proprio ieri sera avevo seguito in tv lo speciale su La7 della strage di Capaci e la morte di poveri innocenti, Eroi italiani che hanno pagato con la vita il prezzo di una battaglia iniziata piu' di 20 anni fa'. Sono troppe le coincidenze che possono far pensare che tale barbaria, nella quale ha perso la vita una giovane di soli 16 anni, sia avvenuta caso. Le modalita' e l'esecuzione (tre bombole collegate ad un timer), il periodo (a pochi giorni dal ventennale della morte di Falcone, sua moglie e 3 agenti della scorta), il luogo (la scuola era intitolata Falcone Morvillo) e soprattutto i destinatari (giovani) a mio parere non possono che far pensare che l'intento era dare un qualche segnale. Le cose non avvengono mai per caso, allora io mi associo al coro di tutti quei giovani come me che a voce alta gridano NO ALLE MAFIE, NO AL TERRORISMO
lunedì 23 gennaio 2012
Liberizzazioni: ci siamo!?!?
venerdì 6 gennaio 2012
Buona Epifania a tutti!
giovedì 5 gennaio 2012
Piccola Impresa: una strage silenziosa...niente di più vero!
i tanti piccoli proprietari di impresa che si sono tolti la vita perchè terribilmente spaventati dal presente e dal futuro, costretti a fare i conti con lo spettro del fallimento, in preda alla vergogna per i debiti che non riuscivano a pagare, inseguiti dagli usurai o sopraffatti dalla consapevolezza di dover licenziare un dipendente, non ci sono più. Le loro imprese hanno chiuso quasi tutte e le loro famiglie sono ormai spezzate.
Vi segnalo un articolo molto interessante che ha ispirato il mio post:
Piccola impresa: una strage silenziosa | Sonia Alfano | Il Fatto Quotidiano